IL MUSEO
La raccolta privata è allestita dal 1974 nelle cantine della Rocca Pallavicino-Casali. Il museo esplica una funzione di documentazione e conoscenza etnografica riferita soprattutto all’ambiente fluviale, cui si collega l’acquario destinato ad illustrare la fauna ittica del medio Po. L’allestimento permette di osservare dal vivo le specie locali, documentate da apposite schede con i dati scientifici relativi alla diffusione e all’ambiente. Nel percorso espositivo sono inseriti anche due diorami con esemplari faunistici: rettili, mammiferi e uccelli. Il museo raccoglie inoltre le testimonianze delle attività tradizionali praticate lungo il Po: imbarcazioni impiegate per i diversi mestieri, attrezzi dei pescatori e dei cavatori di ghiaia, reti, fiocine e materiale iconografico, testimonianza della vita rivierasca padana. Gioiello di questa sezione è una piroga preistorica in ottimo stato di conservazione.
Rimandano al fiume molti reperti della sezione paleontologica e archeologica, fra i quali si distinguono frammenti di vegetali e resti ossei di vertebrati e invertebrati del Cenozoico e del Neozoico, rinvenuti nel tratto medio del corso fluviale. Sono qui conservati resti di mammut, corna di bisonte, di cervo, di alce, che risalgono a quindici-ventimila anni fa, reperti dell’epoca romana, resti di vasellame; manufatti più recenti come un pozzo artesiano individuato lungo il Po risalente al XVIII secolo, quando una vasta area costiera fu travolta e distrutta da una delle tante piene del fiume.
Il terzo nucleo tematico, dedicato alla civiltà contadina e all’artigianato tradizionale, propone materiali sul lavoro nei campi, aratri, erpici, rulli, falci e loro corredi, carri e carriole; sui mestieri (l’arrotino, il fabbricante di scope, il bottaio, il maniscalco, il norcino, la filatrice) sono raccolti numerosi utensili ormai non più usati da tempo e una vasta rassegna di oggetti di uso comune nelle case di una volta: dall’attrezzatura completa per fare il pane, la pasta, la polenta, ad un antico esemplare di ghiacciaia, agli attrezzi da camino e da cantina, per la pigiatura dell’uva e la produzione del vino, al materiale usato dalle massaie.